Continua la serie di post sui risultati raggiunti. Alcuni estratti dal report scientifico: la pista ciclabile.
Negli incontri di consultazione sulle piste ciclabili a cura dell’associazione Laqup sono stati presentati i progetti preliminari (Provincia e Comune), somministrato un breve questionario e raccolte proposte e osservazioni sul tracciato. La consultazione è stata fatta nei punti di connessione della futura pista ciclabile cioè al Parco delle Vallere, a Beinasco e a Mirafiori.
In seguito ai sopralluoghi e alla rielaborazioni dei dati raccolti durante gli incontri con la cittadinanza, è stato osservato che, per il tracciato della pista ciclabile, sarebbe opportuno privilegiare il recupero dei percorsi esistenti, anziché le costruzione di nuovi. Nello specifico questi i punti critici rivelati:
-il passaggio ciclabile sotto Corso Unione Sovietica è percepito come sinistro e poco sicuro
-il tratto subito dopo il sottopassaggio, in direzione di Beinasco, con il sistema di risalita in alveo mediante opere di bioingegneria è considerato troppo complicato e costoso
-il tratto previsto in prossimità dei tralicci dell’alta tensione ha suscitato diverse perplessità sia durante i sopralluoghi sia durante i momenti di consultazione con la cittadinanza
Per queste ragioni gli intervistati si sono espressi in favore di un tracciato più semplice e lineare lungo gli assi viari esistenti. A partire da Corso Unione Sovietica, dove la pista uscirebbe dal parco Piemonte, sarebbe preferibile seguire Strada del Drosso adeguando i percorsi esistenti; questo, oltre a influire positivamente sulla fruibilità integrando la pista con la maglia stradale esistente, migliorerebbe la percezione del luogo e la sua vivibilità. Le dimensioni della strada consentono, nel tratto compreso fra via A. Faccioli e corso Unione Sovietica, di inserire una pista ciclabile a doppio senso di marcia in sostituzione di un tratto di posteggio; i posteggi mancanti possono eventualmente essere compensati prevedendo sul lato opposto della carreggiata un posteggio a lisca di pesce. Nel tratto fra via A. Facioli e via C.Negarville, invece, l’ampio spartitraffico verde centrale attualmente non utilizzato potrebbe ospitare la pista; per poi inserirsi nei tracciati degli orti urbani e nel futuro percorso del parco agricolo del Sangone.